PK – Dao | La Via

PK – Dao | La Via

tradotto da worldwideway.org
la traduzione è la più fedele e letterale possibile, mentre le formattazioni/evidenziazioni sono mie (Tiziano) aggiunte

La tradizione del Dao (Sentiero o Via) è stata formulata da Lao Tzu nel 500 a.C. circa. Non è chiaro se Lao Tzu fosse una sola persona o rappresentante di molti diversi saggi realizzati che si basarono sugli insegnamenti cinesi esistenti derivanti dall’Imperatore Giallo. Il daoismo fu esteriorizzato da Confucio all’epoca di Lao Tzu e si diffuse in tutta l’Asia con la migrazione del popolo cinese. Intorno al 5° secolo d.C. – secondo alcuni documenti, ma probabilmente molto prima – 1000 anni dopo la vita del Buddha in Nepal e in India, l’insegnamento buddista permeava la Cina fondendosi con l’insegnamento interiore del Dao e dando inizio al Chan (Zen). Come modo per cercare l’equilibrio e per l’espressione pratica dei principi interni, gli insegnanti della tradizione taoista (incluso il Chan) includono spesso la formazione nelle arti marziali, in genere Taiji Quan.

L’insegnamento interno del Daoismo di Chang Po-tuan

La Naturalezza

è forse il concetto più apprezzato all’interno dell’insegnamento daoista, con Madre Terra come modello. Questa naturalezza non si riferisce a qualche facilità esterna o mancanza di sforzo, ma alla perfetta sintonia interiore con l’Essenza Interiore Profonda di noi stessi e di conseguenza l’Essenza Interiore Profonda del mondo più vasto.

Il metodo principale è raccogliere e perfezionare l’energia (Qi o Chi). Esternamente è praticato attraverso movimenti fisici ed esercizi di respirazione. Internamente è praticato con la concentrazione della Mente Profonda su e all’interno del corpo e del campo energetico.

Il risultato di una perfetta sintonia interiore viene definito “Immortalità”, in cui il corpo di energia cristallizzata raggiunge quello stadio di sviluppo che supporterà in modo indipendente la Mente Profonda liberandolo dal corpo fisico e dal suo apporto energetico (sia durante la vita che dopo la morte).

L’Equilibrio

è anche molto apprezzato, come aspetto della naturalezza. Il concetto di Yin e Yang e il Qi immateriale armonizzante rappresentano l’equilibrio. La teoria dei 5 elementi descrive i cicli che si verificano all’interno di questo sistema bilanciato e le distorsioni che compaiono quando l’equilibrio è disturbato.

Gli insegnamenti Sufi & Daoisti

hanno una forte concordanza [sympathy]. Entrambi sostengono gli studenti che si sviluppano mentre vivono una vita normale. “Nella vita ma non della vita” dicono i sufi mentre l’ideale dei daoisti è raggiungere un’armonia equilibrata con i sottili processi naturali della Terra, del sistema solare e dell’universo, comprese tutte le sue forme di vita.

Gli sforzi che fai per migliorare la tua situazione attuale sono quelli che aiuteranno meglio il tuo essere interiore. Ovunque tu sia è il posto migliore da cui raffinare te stesso. Il non-attaccamento al bene e al male che ti circonda ha maggior significato quando praticato nella vita che quando praticato in circostanze protette. La vita sulla Terra, con tutti i suoi processi apparentemente contraddittori, è un’espressione esattamente appropriata del Divino in questo particolare tempo e luogo. La Terra è un campo di allenamento e le condizioni sono perfette per le lezioni che dobbiamo imparare. Il Divino ha un’espressione interiore ed esteriore, spirituale e mondana. Il nostro scopo è integrare le due.

Gli sceicchi sufi e saggi taoisti sono liberi di vivere una vita familiare di condivisione premurosa. Sono anche liberi di guadagnarsi da vivere, non dipendendo dalla carità e dal lavoro degli altri.

Usando le difficoltà di una vita non riparata, i sufi lavorano psicologicamente sulle energie emotive, sostituendo le emozioni negative inconsce con la pratica cosciente dell’amore e dei suoi aspetti. Il loro lavoro sul corpo è principalmente di negazione, restringendo [withholding] il cibo, il sonno, il sesso e il benessere.

Seguendo i principi naturali della Terra, i daoisti lavorano di più sul corpo e sulle sue energie, sostituendo le tensioni e le azioni inconsce con la pratica cosciente di rilassamento, reattività, consapevolezza e controllo. Il loro lavoro sulle emozioni sta principalmente di negazione, usando la calma per trattenere l’energia dalla rabbia, dalla gelosia, dalla paura ecc.

Poiché sia ​​i sufi che i taoisti usano l’intelletto per amministrare il processo, viene stabilito un tipo di equilibrio in cui almeno due degli aspetti sono armonizzati (intelletto ed emozioni, o intelletto e corpo), mentre il terzo è regolato da questi due.